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Calze a Compressione 

L’introduzione delle calze elastiche graduate è stato il trattamentoche ha determinato il più importante impatto sulla stasi venosa,

divenendo nel tempo la terapia conservativa “Gold standard”. Le calze elastiche esercitano una contropressione esterna che

favorisce un migliore ritorno venoso verso il cuore. La compressione viene misurata non in denari ma in mmHg.

Le calze elastiche vengono divise in due categorie principali: Le preventive ( 12 e 18mmHg) e le terapoeutiche le quali vengono

suddivise in quattro classi: le più utilizzate sono la classe I e la II. 

Tabella I. Differenti classi di elastocompressione

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L’elastocompressione ha una molteplice azione sul sistema venoso superficiale e profondo, sul volume ematico,

sui tessuti, sul compartimento microvasculotissutale e su eventuali trombi endoluminali.

In particolare, le linee guida internazionali raccomandano l’utilizzo dell’elastocompressione (20-30mmHg )

nei pazienti con vene varicose sintomatiche (raccomandazione 2C), nel trattamento delle ulcere flebo statiche (raccomandazione 1B)

e come trattamento adiuvante dopo l’ablazione delle vene superficiali e per la prevenzione delle ulcere

(raccomandazione 1A). (Gloviczki P et al, J Vasc Surg 2011; 53:2S-48S).

Tabella II. Indicazione all’utilizzo delle calze elastocompressive.

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Insufficienza venosa cronica con

presenza di circoli varicosi superficiali

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Ulcera Flebostatica

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